I pavimenti della nostra casa
Un tempo, le superfici orizzontali inferiori di una stanza erano in terra battuta e venivano ricoperte con pelle o tessuti. Ancora oggi tendiamo a creare rivestimenti per pavimenti che, a seconda del clima, siano in grado di tornire calore o protezione.
I pavimenti in pietra apparvero più tardi, mentre in epoca romana divennero popolari il cemento e la palladiana - piccoli pozzetti di marmo fissati nel cemento - oltre a due materiali celebri quali il mosaico e il marmo. I mosaici più primitivi sono forse quelli della Nuova Guinea: teschi trofeo e maschere ricoperti da file di piccole conchiglie. Se durante il neolitico a Creta furono posati pavimenti di ciottoli arrotondati dall'acqua, i primi veri mosaici nacquero in seno alla cultura egea.
Pensati per i pavimenti, dovevano essere durevoli e relativamente piatti: il mosaico, dunque, sembra essersi sviluppato non come insieme di tessere a intarsio, ma come risultato del diverso trattamento delle superfici a scopi magici o decorativi. Nel Medioevo si diffusero i pavimenti di mattonelle, d'obbligo in tutte le grandi chiese.
Anche i pavimenti in legno vantano una lunghissima tradizione, specie negli ambienti domestici e negli edifici a più piani. Oggi, diversamente dal passato, sono costituiti da un doppio strato.
La scelta del pavimento dipende dal gusto personale ma deve tener conto anche dell'uso. Chi avrebbe mai pensata che l'umile cemento, utilizzato dai Romani per acquedotti e ponti, sarebbe un giorno diventato un'elegante forma di pavimentazione? Eppure comunica una sensazione di calma e freschezza che è davvero impagabile in un mondo caotico come il nostro. I tappeti possono essere un'opzione valida, ma solo in funzione decorativa, per aggiungere un tocco di colore o di calore. Anche il più semplice dei pavimenti può stupire per la sua bellezza.
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