Refin è una delle aziende italiane a respiro internazionale con una solidissima tradizione. Ancora una volta si conferma leader del settore
per le piastrelle e le ceramiche con le proposte affidate ai designer
Massimiliano Adami, Lorenzo Damiani e Luca Nichetto per
FuoriSalone 2010: invitati da Refin ad interpretare il prodotto ceramico, i designer ne hanno tracciato realmente nuove prospettive. "
Quadrato in tre dimensioni" è il nome del progetto a cui è legata la triade di designers e con il quale
Ceramiche Refin movimenterà anche quest’anno il circuito del Fuorisalone. Sempre sorprendente, il progetto mostra una gamma di substrati colti e raffinati da non sottovalutare. innanzitutto esso è una sintesi della filosofia che muove fin dal lontano 1962 Refi e cioè:
ricerca, innovazione, ecosostenibilità per l’esplorazione di orizzonti nuovi. Siamo inoltre fieri di presentare un'azienda che mostra anche così tanto
rispetto per la natura nelle politiche aziendali. In secondo luogo, caratterizante è una nuova prospettiva nel mondo ceramico, attraverso i progetti di alcuni dei designer più importanti in campo internazionale. Una sorprendente installazione di fronte al Palazzo della Triennale di Milano si aggiunge ad un’inedita mostra all’interno dello
showroom Refin Studio, al Foro Bonaparte 68, aperto dal 13 al 19 aprile – ore 10-22. Il nuovo spazio, recentemente inaugurato nel centro storico di Milano, è dedicato all'interscambio sia con architetti sia con professionisti del settore
[caption id="attachment_2610" align="alignright" width="203" caption="La proposta di Adami per Refin"]
[/caption] “Quadrato in 3 dimensioni” va interessantemente verso una definizione di quella “terza dimensione” inerente al prodotto piastrella. Quale? La dimensione che permette di innovare e sperimentare.
Per un gusto tridimensionale come è la vita di ognuno.
E forse anche un richiamo all'antico numero della perfezione pitagorica, che sottolinea non una raggiunta pace e superiore finitezza, ma la tensione continua a migliorarsi dell'azienda.
Non a caso tre è il numero dei designer chiamati a dare vita al progetto, per continuare e allargare così le collaborazioni iniziate negli anni precedenti con altri nomi fondamentali nel variegato mondo del design.