Preziosa la 15esima classifica di Greenpeace che trimestralmente informa e conferma cambiamenti posititvi e retrocessioni nel settore degli elettrodomestici per le aziende più famose: positive conferme per Sony Ericsson, HP e Acer. Nel processo di revisione della Direttiva RoHS (Restriction of Hazardous Substances in electronics), esse chiedono la proibizione per l’uso del PVC e di tutti i ritardanti di fiamma bromurati nei prodotti tecnologici.
Giù le aziende Dell, Samsung e Toshiba che perdono credibilità per non aver mantenuto la promessa di ripulire la loro catena produttiva dalla plastica in PVC e dai ritardanti di fiamma a base di bromo. Contaminano l’ambiente e l’uomo durante tutto il ciclo di vita: dalla produzione, all’impiego fino al loro smaltimento finale. Tra le aziende più green Nokia, con Sony Ericsson, Philip e Motorola. Nella classifica al 1 posto arriva la Nokia, per aver eliminato composti a base di bromo, ritardanti di fiamma clorurati e il triossido di antimonio da tutti i nuovi modelli.
Il secondo posto vede la Sony Ericsson, che ha la migliore performance sui criteri chimici rispetto a tutte le altre, ma carente sulla gestione e il riciclo dei propri rifiuti.
Terzo posto per la Philips, una delle migliori sul tema clima/energia.
Quarto posto per Motorola per l’obiettivo di eliminare PVC e ritardanti di fiamma nei cellulari entro il 2010.
La Apple rimane al quinto posto per la scarsa trasparenza sull’uso di energia rinnovabile. Seguono Panasonic e Sony Panasonic: bene sui criteri clima/energia, deboli sull’adozione del principio di responsabilità. L' HP sale dall’undicesima posizione all'ottava con diversi prodotti sul mercato privi di sostanze pericolose tra cui due monitor LCD. La Sharp sale al 9 per l’efficienza energetica dei suoi prodotti, ma non sostiene apertamente il processo di revisione della Direttiva RoHS. Il decimo posto lo prende la Dell per il dietrofront sull’impegno già assunto di eliminare le sostanze pericolose entro il 2009,ma bene, invece, sul piano energetico.