Ecco a voi una serie di ritorni storici in salsa svedese. Non stiamo parlando del modello Ikea, conosciuto oramai in tutte Europa. Il riciclo di design avviene su un pezzo a dir poco storico nel campo degli imbottiti. Infatti subito dopo la seconda guerra mondiale, il designer
Carl Malmsten progettò gli arredi della nuova ambasciata svedese di Berlino un divano che si sarebbe negli anni stabilizzato nell'immaginario dei design scandinavi e venerato come una piccola immagine sacra:
il Nya Berlin (New Berlin) Sofa. La vita di questo elegante superstar scandinava fu breve; esso uscì fuori produzione già nel 1949, lasciando però un segno indelebile nel mondo del design nordico. Così oggi al divano viene reso nuovo omaggio: il
collettivo svedese Acne, conosciuto in tutto il pianeta per la sua collezione di abbigliamento, ed anche più meritevole creativamente parlando per la politica innovativa del suo marchio, si allarga e p
romuove una nuova brand extension nel campo difficile ma stimolante dell’arredo. Ed ecco così che torna il prestigioso design del
Nya Berlin, ovviamente reinterpretato in chiave ipermodernista. I prodotti, due divani e due poltrone, sono stati realizzati quasi identici tranne che per le anomale proporzioni:
il Nya Berlin è stato infatti allungato, accorciato e inclinato, assumendo linee assolutamente da camera del vento e totalmente inusuali.
Schienale inclinato, seduta cortissime, per divani e sofa degni di stare in un quadro alla Escher! Il risultato formale è sicuramente d'impatto, interessante e quasi iconoclasta, vista l'importanza del Nya Berlin nella storia del design d'autore, ma viene da chiedersi se profondità ridotte e schienali inclinati siano veramente comodi o corretti per la salute della schiena dei clienti. Forse l'esperimento del collettivo Acne è da intendersi come complemento d'arredo più da vedere e da godere esteticamente che da vivere corpo a corpo. Eppure noi saremo onorati di posarci schiena e quant'altro!