Tra fornelli intelligenti e scaldavivande virtuali, la cucina diventa realmente very tecnologica! L’induzione utilizzata nelle cucine fa risparmiare sui tempi e sull’energia elettrica, ma ha uno svantaggio: quasi tutte le pentole esistenti sono in materiali non adatti al piano a induzione. Stone è invece un esempio di scaldavivande che, utilizzando l’induzione come metodo di riscaldamento, vuole ridurre gli sprechi di energia per la cottura dei cibi in cucina. Per identificare precisamente la temperatura di riscaldamento dello scaldavivande, Stone inoltre utilizza un’interfaccia virtuale proiettata sul piano di lavoro. Così mentresi cucina, si riesce ad evitare di toccare direttamente il riscaldatore per settare il tipo di riscaldamento, salvando lo spazio di un’area “reale” creata per i comandi. Questo scaldavivande crea un mix e ibrida il piano in vetroceramica e il piano a induzione, ma non solo: per evitare il pericolo di scottature sulla piastra, nell’area da riscaldare è presente una vernice termosensibile, la quale cambia vistosamente colore all’aumento della temperatura. L’involucro esterno di Stone, inoltre, è realizzato in un’unica scocca e in un’unica lavorazione per migliorarne la pulizia ed è anche molto estetico
Anche il designer Michele Di Monte ha pensato agli attuali ambienti cucina che si restringono e diventano sempre più piccoli: i fuochi non sono più un ingombro fisso che limita il piano d’appoggio e quindi di lavoro sui top. Ecco allora il sistema Estia di fuochi removibili, utilizzabili individualmente a seconda delle necessità. Il loro utilizzo trova applicazione anche in tutti quegli ambienti dove lo spazio dedicato alla preparazione delle vivande è limitato, come barche o camper Il sistema Estia si basa sulla tecnologia dell’induzione che evita il pericolo di scottature in quanto il calore viene sviluppato da onde elettromagnetiche e di conseguenza la superficie non raggiunge mai una temperatura tale da provocare ustioni.