Nella manifestazione del Salone del Mobile 2010, tra marchi da poco rivoltisi all'eco del green, quelli che da anni ne fanno un vanto green i nuovi" convertiti" dell'ultima ora,
Onfuton è ed è stato per l'Italia un vero "nonno" dell' eco-sostenibilità: l’inizio della sua attività risale a molti anni fa (quasi anni luce fa se consideriamo come si è evoluto il mercato negli ultimi anni in questo settore) e rispecchia un interesse e una passione vera, fuori da mode e tendenze. A Milano nel 1989 nasceva Onfuton, uno showroom e un laboratorio artigianale con una storia del tutto sentita e propria all'inetrno del settore dell'arredamento e della ecocasa. Se allora si udiva per caso nella Milano ancora da bere di materie prime naturali e atossiche, Onfuton proponeva
letti, materassi e complementi d’arredo di matrice orientale. Si potrebbe dire sicuramente tra i primi in Italia a portare nelle strategie aziendali e di marketing questo incredibile scrigno di conoscenza bio durante gli anni ’90, condiviso con familie che si sono sempre più interessate alla scelta dei materiali naturali e atossici. Onfuton aveva già certificazioni e controlli prima che le normative europee leiferassero in merito, rendendo queste misure obbligatorie. Ecco allora le opere di Marco torchio, sedie che scauriscono dalle mani di artigiano che ci parlano di riciclo, ecologia e sostenibilità reali e in atto. Le sue
Sedie del Torchio sono sedute create dalle doghe delle preziose barrique, le botti che nel tempo limitato di circa quattro anni rilasciano aromi per un vino dal sapore unico. Un materiale ligneo con una simbologia precisae magnifica, legata alla terra in cui vengono prodotti, le Langhe, e al tentativo di conservare la memoria con l’archiviazione delle doghe usate, timbrate in modo da fissare la storia nel legno. Ogni sedia infatti è un prodotto unico, composto pezzo dopo pezzo.