Quando i figli lasciano finalmente la casa, la famiglia media si ritrova con almeno due stanze in più e l'imbarazzo della scelta aumenta in caso di nuclei familiari più numerosi. Piuttosto che appropriarsi di un ambiente così com'è, vale la pena procedere a una riorganizzazione più generale, soprattutto se non sono previsti traslochi a breve termine.
Si può partire da una lista delle attività cui si vorrebbe dare più risalto, prendendo nota di tutte le zone della casa in cui lo spazio appare particolarmente ridotto. La lista può includere, per esempio, studi o stanze di lavoro chiuse, un altro bagno o un vano doccia, un grande ripostiglio o un guardaroba. Vale la pena conservare almeno una stanza o una zona in cui ospitare i figli durante le loro visite. È bene anche valutare la possibilità di allestire un ambiente per un parente anziano.
Se in precedenza una camera più grande è stata divisa per crearne due piccole, può aver senso rimuovere la partizione e destinare l'ambiente a un doppio uso, sfruttandolo, per esempio, come stanza da lavoro o studio per la maggior parte del tempo, e di tanto in tanto come stanza per gli ospiti. Un'alternativa è allestirvi la propria camera da letto, soprattutto se in questo modo si libera un ambiente più adatto all'uso quotidiano.
Quando ci si trasferisce in una casa più piccola, l'impresa più ardua è riuscire a trovare lo spazio per tutto ciò che si possiede. In questi casi, è bene ritornare alle strategie improntate alla flessibilità applicabili alle prime case. Arredi su misura, come letti a scomparsa e tavoli ribaltabili, divisori e quinte scorrevoli possono risolvere i problemi di spazio quando i figli trascorrono in casa solo parte del loro tempo.