Si è a lungo ritenuto che la carta da parati fosse un'invenzione cinese, ma non ci sono prove della sua presenza in Oriente prima che in Europa. Pare che Luigi XI sia stato il primo monarca a volerla nella propria residenza.
Secondo una pubblicazione inglese del 1699, nel Surrey la carta da parati era all'epoca conosciuta come "paper tapistry" (leti, "arazzi di carta"), una definizione che esplicitava la sua funzione di sostituto pratico ed economico della costosa ed elaborata tappezzeria prediletta dai ricchi. Anche allora era venduta in rotoli. Considerata inizialmente come un'alternativa agli arazzi e ai pannelli in pelle o in legno, rimane ancora oggi un'opzione valida per chi non ama le finlture più moderne.
In questa sede, tuttavia, mi Interessa parlare non di parati ma di motivi grafici. Non bisogna sottovalutare la carta da parati o i dipinti murali: possono dare profondità a una stanza altrimenti anonima. Se gli spazi progettati dagli architetti sonò talvolta descritti come sculture dalle molteplici sfaccettature, le case decorate con sobrietà (dipingendo pareti e sottolineandone le trame) possono tradursi in una forma di arte astratta, e le stanze ornate con un particolare motivo grafico in una sorta di collage.