Dubbio IMU, tra rimborsi e ricorsi
Non passa giorno senza che si torni a parlare del rompicapo IMU. La nuova imposta municipale unica introdotta dal governo con il decreto Salva Italia è un mix di contraddizioni in cui è difficle se non impossibile districarsi. Al di là dei disordini su aliquote e sulle fasce di contribuenti che saranno interessati da questa tassa negli ultimi giorni si è fatta più pressante una novità che metterebbe in dubbio la costituzionalità della nuova imposta.
Nello specifico l'IMU violerebbe l'articolo 53 della Costituzione mentre secondo alcuni tributaristi l'imposta verrebbe meno alle specifiche previste dall'articolo 4 dello Statuto dei dirritti dei conribuenti. Una situazione di ampasse che lascia in stand-by contribuenti così come chi vorrebbe comprare casa per approfittare delle condizioni favorevoli del mercato immobiliare attuale.
Secondo il nostro ordinamento infatti una prestazione patrimoniale può essere regolata solo da un atto del Parlamento e non da un decreto. Restrizione determinata dal fatto che il contribuente deve conoscere la prestazione che gli potrà essere imposta d'autorità.
In questo stato di incertezza come si devono comportare i proprietari immobiliari? Entro il 16 Giugno i contribuenti dovranno scegliere tra pagare l'IMU in due o tre rate e richiedere, nell'eventualità i rimborsi in seguito nel caso in cui il governo dovesse apportare delle modifiche alle aliquote.
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