Allestire lo spazio di lavoro
Per entrare nella giusta ottica lavorativa, è necessario riuscire a mantenere una certa distanza psicologica dalle varie distrazioni della vita domestica (finché non si lavora a casa, non si può immaginare quanto una pila di panni da stirare o un prato da tagliare costituiscano una distrazione, specialmente quando si avvicina una scadenza importante). Forse l'unico vantaggio di lavorare altrove è proprio il fatto di creare un distacco fisico e dunque un cambio di registro.
Nell'allestire il posto di lavoro è quindi opportuno definire la necessaria distanza psicologica tra la sfera domestica e quella professionale: salire una scala per raggiungere l'ufficio in un attico trasformato, oppure poter chiudere una porta, sono confini fisici che delimitano i vari ambiti di attività e garantiscono l'isolamento dai problemi domestici. In modo analogo, sedersi a leggere il giornale, fare le parole crociate o seguire la corrispondenza all'inizio della giornata possono avviare mentalmente allo svolgimento delle attività successive.
Godere di una veduta, che potrebbe sembrare una distrazione, è invece molto positivo per favorire la concentrazione, specialmente nel caso di attività creative. Guardare nel vuoto non rallenta il lavoro, ma fa parte del processo di messa a fuoco delle idee. È consigliabile perciò allestire il luogo di lavoro vicino a una finestra o comunque in una posizione che offra la possibilità di spingere lo sguardo in avanti, magari su un soppalco, e sognare ad occhi aperti.
La distanza psicologica è importante anche in senso contrario. Lavorare a casa implica equilibrio, cioè saper trovare il modo di rilassarsi e allontanarsi dalla pressione del lavoro. Se non riuscite a staccare dal lavoro finché l'avete sotto gli occhi, dovete creare una postazione che possa essere isolata alla fine della giornata, magari con dei pannelli.
Related Posts
By accepting you will be accessing a service provided by a third-party external to https://www.ilmondodellacasa.com/